Il cinema è un insieme di arti, attività e tecniche che servono a produrre il risultato commerciale di un film.
Generalmente il cinema è considerato come l’insieme di film che rappresentano una particolare espressione artistica e che hanno prerogative diverse. Esempio: la divulgazione, l’informazione, la fantasia, il sapere e così via.
La cosa principale da ricordare è che il cinema nasce soprattutto come forma di narrazione diventando forse la forma più diffusa e seguita del racconto, ancor più dei libri, nonostante essi siano la forma più antica di storia.
Dai problemi iniziali che si avevano con le forme delle pellicole, le grandezze dei macchinari che servivano a sbobinare o anche solo della velocità dei fotogrammi, si arriva finalmente, alla fine degli anni Novanta dell’Ottocento, a vedere i film presentati sempre nello stesso modo: una pellicola di trentacinque mm della lunghezza standard di venti metri sulla quale viene registrato un unico piano sequenza che ha una sola inquadratura e che dura meno di un minuto.
Saranno i britannici a scoprire e diffondere l’arte del taglio della pellicola e del montaggio poi, a seguire. Con l’avvento del sonoro ci si rende poi conto di quanto positivamente possa influenzare le immagini della musica composta espressamente per determinati film. È così che accade con Charles-Émile Reynaud: nel 1892 chiese a Gaston Paulin di accompagnare col piano le sue proiezioni, di cui poi compose delle musiche originali.
Bisogna ammettere che Reynaud fu il primo a comprendere la potenza del suono.
Oltre il potere e la forza evocativa, sta di fatto che il suono ha aiutato anche a coprire rumori fastidiosi come quelli causati dal movimento della pellicola nell’apparecchio utilizzato per la proiezione del film.